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Sono un uomo di provincia, come la maggior parte dei milanesi e la vista delle montagne che circondano Rovereto – la cittadina dove sono nato e ho vissuto per vent’anni – è l’unica cosa che veramente mi manca quando cammino per le strade di Milano.
Dopo il diploma di laurea della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano sono entrato in quella che alla fine degli anni ’80 veniva definita una “boutique creativa”: la “Testa, Pella, Rossetti”. Il lavoro era entusiasmante e le notti infinite, ma la cosa più importante è stata il poter lavorare a stretto contatto – eravamo meno di 20 persone compresa la centralinista – con uno dei personaggi più interessanti del piccolo mondo della pubblicità italiana: Annamaria Testa. In quei tre anni ho imparato a pensare strategicamente, ho capito che cosa vuol dire art direction e quanto questo mestiere fosse differente dalla grafica pura.
I miei primi clienti sono stati BIRRA KRONENBOURG, BEST COMPANY, CESAME, ZEISS e PARMALAT, ma è stato il lancio della rivista satirica CUORE - a cui ho avuto la fortuna di partecipare - il progetto più bello. Sotto la supervisione di Annamaria ho anche ideato le scenografie che, di settimana in settimana, tematizzavano la trasmissione televisiva PROFONDO NORD, condotta da Gad Lerner nei primi anni ’90.
Alla fine del 1992 potevo definirmi un art director, ma sentivo il bisogno di lavorare su grandi marche internazionali. Per questo ho accettato la proposta di OGILVY&MATHER, che in quel periodo era una delle più grandi multinazionali della comunicazione italiane. Nei tre anni che ho passato in Ogilvy ho lavorato per clienti come FORD, BAYER, KRAFT, SHELL, IBM, SONY e UNILEVER (divisione gelati e cosmetici).
Nel 1996 Annamaria mi richiama e torno a lavorare con lei - che aveva venduto una quota della sua agenzia alla BOZELL - un’altra multinazionale della comunicazione - e ne era diventata presidente e direttore creativo. Ero diventato un senior art director e cominciavo a fare le mie prime presentazioni. In quegli anni ho lavorato per CHRYSLER, SAMSUNG, JACUZZI, MONDADORI, MARES, UNISYS e NATUZZI.
Nel 1998 accetto una proposta di LEO BURNETT e lavoro per FIAT, PROCTER&GAMBLE, GRANA PADANO, MERLONI e MANTOVANI.
Con LEO non è stato un grande amore e dopo solo un anno accetto una proposta da parte di AMMIRATI, PURIS, LINTAS che in quel periodo era l’agenzia multinazionale con uno dei reparti creativi migliori di Milano. Per un anno, lavoro con entusiasmo quasi esclusivamente per SAGIT, la divisione “freddi” di UNILEVER su progetti italiani ed internazionali.
Nel 2000 iniziano le fusioni tra i gruppi di comunicazione internazionali e la LINTAS si fonde con LOWE PIRELLA. Io continuo a realizzare campagne per clienti italiani e internazionali come UNILEVER, MULLER, AXA, ARENA, AGIP, APRILIA. Vengo promosso capogruppo e imparo a gestire il lavoro di più coppie creative.
Nel 2003 divento direttore creativo della LOWE PIRELLA e ai clienti precedenti che già seguivo si aggiungono nel tempo NESTLÉ, GRUPPO EDITORIALE L’ESPRESSO, ALESSI, COOP, ZUCCHI, PRINCIPE DI S. DANIELE, FOXY, ELECTROLUX, TOYOTA, JOHNSON&JOHNSON, CIRIO, BANCO POPOLARE, TIM, PRENATAL e YAKULT.
Nel 2012, ho voglia di una boccata d’aria fresca e divento partner di HAVEFUN, una piccola struttura che offre servizi di comunicazione e strategici per S. PELLEGRINO, LEVISSIMA, BERLUCCHI, BTICINO e SALINI IMPREGILO.
Nel 2018 scelgo di correre da solo.
In tutti questi anni ho realizzato progetti di comunicazione di ogni tipo, per ogni tipologia di prodotto e non ho mai smesso di amare questo lavoro meraviglioso.
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UMBERTO CASAGRANDE
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